Il russamento è un rumore respiratorio, prevalentemente inspiratorio, generato durante il sonno dalla vibrazione delle strutture molli delle vie aeree superiori. Il rumore può raggiungere livelli elevati di intensità(70-80 dB) derivandone un disturbo notturno ai conviventi con possibili conseguenze relazionali. Alcuni russatori presentano più o meno frequenti interruzioni del flusso respiratorio( dette apnee), per un transitorio collabimento delle pareti faringee realizzando una condizione clinica nota come sindrome delle apnee ostruttive(OSAS). Le apnee provocano una riduzione della ossigenazione del sangue(ipossiemia) e numerosi risvegli, spesso inavvertiti dal paziente, con comparsa di sintomi quali sonnolenza diurna, cefalea al risveglio, facilità alla stanchezza oltre a conseguenze importanti come disturbi cognitivi e relazionali, rischio di incidenti della strada e sul lavoro, impotenza e disturbi sessuali, ipertensione arteriosa, disturbi del ritmo cardiaco e cardiopatie e nei casi più gravi infarto del miocardio ed ictus cerebrale, morte improvvisa.
Russamento ed apnee ostruttive vengono oggi accomunate in un unico quadro : la roncopatia cronica.
Il russamento è stato considerato per molto tempo un fenomeno banale, disturbante, e solo gli ultimi 20 anni di ricerche ne hanno dimostrato l’importanza clinica come fattore di rischio per il cuore e per il circolo in particolare per la sua associazione con le apnee; queste ultime rimangono per molto tempo misconosciute ed è per questo motivo che il primo screening viene considerato l’identificazione dei russatori abituali(“russo tutte le notti, tutta la notte”).
Il russamento abituale è un fenomeno diffuso di cui soffre il 24% della popolazione maschile ed il 13% di quella femminile.
La sindrome delle apnee ostruttive(OSAS) affligge l’1% della popolazione totale ed una percentuale compresa tra il 13 ed il 50% dei russatori abituali; in altre parole è più frequente della più frequente malattia neurologica che è l’epilessia ed ha una prevalenza non dissimile da malattie come il diabete e l’asma.
Gli uomini fino ai 50 anni presentano una prevalenza di OSAS doppia o tripla rispetto alle donne nelle quali il rischio aumenta dopo la menopausa e nel III trimestre di gravidanza.
La prevalenza di OSAS nei soggetti normopeso tra i 30 ed i 65 anni è del 4% nei maschi e del 2% nelle femmine.
Nei soggetti obesi con BMI>30(indice di massa corporea >30) la prevalenza di OSAS e del 40%.
2 Comments
Continuate così, bravi!
Grazie!!!